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domenica 6 gennaio 2008

Problema rifiuti in Campania

L'"emergenza" rifiuti è sempre d'attualità. In un paese serio il Governatore della regione campania, non per il senso delle istituzioni, ma, almeno, per dignità personale si sarebbe già dimesso.
La soluzione all'"emergenza" sono i termovalorizzatori? Non ne siamo così convinti.
Beppe Grillo nel suo blog pone delle alternative. Noi le condividiamo e le facciamo nostre.
Le alternative agli inceneritori
Inceneritori, perché no:
1. L’incenerimento dei rifiuti li trasforma in nanoparticelle tossiche e diossine
2. L’incenerimento necessita di sostanze come acqua, calce, bicarbonato che aumentano la massa iniziale dei rifiuti
3. Da una tonnellata di rifiuti vengono prodotti fumi e 300 kg di ceneri solide e altre sostanze.
- le ceneri solide vanno smaltite per legge in una discarica per rifiuti tossici nocivi, rifiuti
estremamente più pericolosi delle vecchie discariche

- i fumi contengono 30 kg di ceneri volanti cancerogene, 25 kg di gesso
- l’incenerimento produce 650 kg di acque inquinate da depurare
4. Le micro polveri (pm 2 fino a pm 0,1) derivantidall’incenerimento se inalate dai polmoni giungono al sangue in 60 secondi e in ogni altro organo in 60 minuti
5. Le patologie derivanti dall’inalazione sono: cancro, malformazioni fetali, Parkinson, Alzheimer, infarto e ictus. Lo comprovano migliaia di lavori scientifici
6. Gli inceneritori, detti anche termovalorizzatori, sono stati finanziati con il 7% della bolletta dell’Enel associandoli alle energie rinnovabili insieme ai rifiuti delle raffinerie
di petrolio al carbone. Senza tale tassa sarebbero diseconomici. Nell’ultima Finanziaria è stato accordato il finanziamento, ma solo agli inceneritori già costruiti
7. In Italia ci sono 51 inceneritori, sarebbe opportuno disporre di centraline che analizzino la concentrazione di micro polveri per ognuno di essi, insieme all’aumento delle malattie derivate sul territorio nel lungo periodo
8. I petrolieri, i costruttori di inceneritori e i partiti finanziati alla luce del sole da queste realtà economichesono gli unici beneficiari dell’incenerimento dei rifiuti
Riduzione dei rifiuti, raccolta differenziata, riciclaggio e bioessicazione
1. Riduzione dei rifiuti (Berlino, per fare un esempio, ha ridotto in sei mesi i rifiuti del 50%)
2. Raccolta differenziata porta a porta con tariffa puntuale
3. Riciclo di quanto raccolto in modo differenziato
4. Quanto rimane di rifiuti dopo l’attuazione dei primi tre punti va inviato a impianti per una selezione meccanica delle tipologie dei rimanenti rifiuti indifferenziati. La parte non
riciclabile può essere trattata senza bruciarla con in impianti di bioessicazione
5. In termini economici non conviene bruciare in presenza di una raccolta differenziata perchè:
- il legno può essere venduto alle aziende per farne truciolato
- il riciclaggio della carta rende più dell’energia che se ne può ricavare
- il riciclaggio della plastica è conveniente. Occorrono 2/3 kg di petrolio per fare un kg di plastica
6. La raccolta differenziata può arrivare al 70% dei rifiuti, il 30% rimanente può ridursi al 15-20% dopo la bioessicazione.
Una quantità che è inferiore o equivale agli scarti degli inceneritori. Ma si tratta di materiali inerti e non tossici con minori spese di gestione ed impatti ambientali sanitari
Se nel settore dei rifiuti non ci fossero le attuali realtà, per legge, di monopoli privati a totalità di capitale pubblico, ma una reale liberalizzazione del mercato, la concorrenza tra le aziende avverrebbe sulla capacità di recupero e l’incenerimento sarebbe superato.

1 commento:

  1. Ciao, sono Jvan Sica, l’editor di Ninjamarketing.

    Visto il tuo interesse per le questioni della nostra Regione, volevamo sapere cosa ne pensavi della questione delle dimissioni forzate di Domenico De Masi da Presidente del Parco nazionale del Cilento e Vallo della Lucania.

    Ti inviamo il link per saperne di più: http://www.ninjamarketing.it/2008/07/29/ninja-resiste-con-de-masi/

    Aspettiamo un tuo commento sulla faccenda e speriamo che anche tu possa diffondere la notizia del sopruso passato molto sottotraccia sui media tradizionali.

    Ciao.

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a cura dell'Avv. P. Valerio Ferrara